OLIMPIADI, LA CADUTA DELLA 4X100 AZZURRA: DALL'ORO DI TOKYO AL QUARTO POSTO, LE LACRIME DI TORTU. JACOBS: «FA MALISSIMO»

Sfuma la medaglia per gli azzurri nella staffetta 4x100, con Filippo Tortu che nell'ultimo tratto è partito primo ed è finito in quarta posizione. Gli azzurri finiscono ancora una volta con il tempo di 37.68, dietro al Canada, primo con 37.50, Sudafrica e Gran Bretagna.

Rispetto alle qualifiche l'Italia si migliora (corse in 38.07), ma questo non basta ai quattro frazionisti costretti ad abdicare dopo gli allori giapponesi. Il rammarico è tanto perché Matteo Melluzzo è il terzo migliore nel tempo di reazione, poi Marcell Jacobs corre in 8.96 (secondo più veloce), Lorenzo Patta (preferito a Fausto Desalu) pennella la curva in 9.12 con il primo tempo di frazione e Tortu chiude in 9.20.

L'amarezza e le lacrime di Tortu

Proprio il velocista torinese uscendo sull'ultimo rettilineo aveva dato l'impressione di poter replicare la fantastica accelerazione di Tokyo, salvo poi chiudere con la settima frazione, facendosi recuperare da Canada, Sudafrica e Gran Bretagna. «Ce l'abbiamo messa tutta, volevamo confermarci e penso fosse alla portata. In questi anni abbiamo vissuto insieme, lottato e sacrificato tanto per sognare e provare a prendere questa medaglia. C'è tanta amarezza», ha detto Tortu.

Poi sulla sua ultima frazione non trattiene le lacrime: «Non è mai un compito facile, così come non lo è correre in prima, seconda o terza. Poi ci sono prove individuali che possono spiccare o meno e la mia è stata più sottotono rispetto a quella dei miei compagni. Questo mi fa star male per loro, ma io ce l'ho messa tutta».

Il commento di Jacobs

Amareggiato anche il compagno di staffetta Marcell Jacobs: «Quarto posto che fa malissimo, credevamo di poter vincere e prendere una medaglia. Sappiamo quanto sia difficile questa disciplina, gli Stati Uniti arrivavano qui con l'oro in tasca e sono arrivati ultimi. Rispetto a ieri siamo migliorati tanto, ma si perde e si vince insieme».

Jacobs ha quindi rialzato subito la testa e ha ribadito di essere contento di trovarsi alle Olimpiadi di Parigi, e riguardo al podio sfumato ha commentato: «Queste sono solo energie positive per il futuro».

Tutti con Gimbo

Dunque sogno sfumato per gli staffettisti, mentre continua a sognare Gianmarco Tamberi, domani in finale nel salto in alto. «Sarà la gara della mia vita», ha scritto sui social in campione olimpico in carica alla vigilia. «Ci siamo. Tutto per un giorno...Tutto per questo momento....Ho il fuoco dentro e non vedo l'ora domani di esplodere», ha poi aggiunto.

Gimbo prova a caricarsi così dopo settimane d'avvicinamento complicate: prima per una lesione miofasciale dalla quale aveva recuperato, poi per un calcolo renale la scorsa settimana. Un problema quest'ultimo che lo ha costretto a rimandare di un giorno il suo arrivo a Parigi, ma non gli ha impedito comunque di qualificarsi con la misura di 2.24. Per l'oro olimpico, però, servirà molto di più del Gimbo visto mercoledì allo Stade de France. 

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